Immacolata

Olio su faesite, 120,5 x 100,5 cm. Acquisto, 1961. Esposizioni: Personale William Congdon, Assisi 1961; Collettiva, Assisi 1961 [dato ricavato da Bernardini 2012, p. 29]; Gesù nell’arte contemporanea, Ferrara 1964; Un americano in Assisi. William Congdon nel centenario, Assisi 2012. Inv. n. 0156300 (Galleria).

L’Immacolata è un altro soggetto che William Congdon trattò in serie, provando più soluzioni anche molto differenti fra loro. In questa tavola, in particolare, l’artista appose sul retro la data simbolica “11-2-61”: il giorno è quello in cui viene celebrata la Madonna apparsa a Lourdes a Bernadette Soubirous, raffigurata nel dipinto come la donna “vestita di sole” e “con la luna sotto i piedi” descritta nell’Apocalisse. Nel 1964 rielaborerà il tema, trasformando l’allungata figuretta della tavola del 1961 in una semplice macchia azzurra, priva di qualsiasi connotato, al centro di un sole raggiante rosso e oro. Nel dipinto di Assisi, la Vergine rimane una fragile e aggraziata fanciulla, pur nei termini della sua regalità, accentuati dal chiarore che irradia intorno a lei e dalla falce della luna sotto i suoi piedi. Solamente il volto richiama un aspetto sovraumano, perché da quello emanano raggi di luce e l’unico occhio (che dovrebbe corrispondere ad una visione frontale di tre quarti del soggetto), enorme e stilizzato, finisce per trovarsi, come un richiamo all’egiziano simbolo pagano del dio Sole, al centro esatto di questa aureola solare. La preziosità con cui viene trattata la tavola, in cui il colore è steso, grattato via, arabescato con un intento fortemente decorativo, accentua il rilievo assegnato alla figura, il cui corpo, avvolto nella veste azzurra, sembra brillare dall’interno, lasciando emergere un dorato-rossastro baluginio che la rende iridescente. Fonti e bibliografia: Bernardini 2012, p. 29, tav. VI. [S.V.]