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Museo Virtuale

Motivazioni

Dopo il terremoto del settembre del 1997, l’Associazione dei Volontari della Pro Civitate Christiana ha sentito la necessità non soltanto di salvaguardare, ma anche di censire le opere della propria raccolta d'arte allo scopo di metterle a disposizione di un pubblico di studiosi e di interessati sempre più ampio.

Il progetto TECA

Nei primi anni Duemila, con il progetto TECA, finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (ora MiC) nell'ambito della legge 513/99, ideato e diretto da Ivan Grossi con la collaborazione di Alessandro Bronzo, è stata condotta una campagna fotografica di oltre 3200 scatti relativi ad opere di pittura, scultura, grafica e arti applicate raccolte a partire dal 1942, grazie alla lungimiranza di don Giovanni Rossi nell'intendere l'arte come efficace strumento di apostolato sociale. La raccolta costituisce un unicum per la sua specificità nel rappresentare ad ampio raggio il panorama dell'arte sacra del secondo dopoguerra attraverso la prospettiva dell'iconografia cristologica e in particolare, in sintonia con le nuove aspirazioni sociali dell'epoca, dell'iconografia del Gesù Divino lavoratore.

La campagna di digitalizzazione ha interessato anche il fondo antico delle cinquecentine per oltre 5000 pagine.

L'allestimento originale della Pinacoteca dell'Osservatorio Cristiano di Assisi, inaugurata il 30 aprile 1961, mirava soprattutto a documentare gli aspetti iconografici caratteristici della collezione, esponendo a "quadreria" il maggior numero possibile di opere. Al contrario, il progetto museografico di riallestimento dell'architetto Gian Piero Siemek, sostenuto con un finanziamento della CEI e presentato pubblicamente nel luglio 2002, ha strutturato un nuovo percorso lineare che, attraverso una rigorosa selezione delle opere, restituisce i caratteri più godibili della raccolta, potenziandone le capacità comunicative ancora presenti e vitali.

Vista del nuovo assetto delle sale espositive
Vista del nuovo assetto delle sale espositive

Grazie a un capillare lavoro di inventariazione e di catalogazione scientifica si dà conto non soltanto delle 100 opere esposte, ma anche delle opere di pittura, scultura e arti applicate conservate nei depositi e negli altri spazi della Cittadella: dalla cappella ai giardini, agli uffici, al teatro e agli edifici della Cittadella Ospitalità.

Il progetto JANUS

Il progetto TECA ha trovato, nel 2021, nuova declinazione nel progetto Janus, indirizzato alla salvaguardia degli archivi digitali e alla realizzazione di un nuovo portale online per la libera fruizione delle opere.

Pensando ad un’interfaccia dinamica e in grado di rispondere alle esigenze sia del semplice curioso che dello studioso di arte sacra, Janus si è posto come obiettivo la creazione di un percorso quasi esperienziale all’interno delle varie raccolte, spaziando dagli archivi iconografici, alla Biblioteca e alla Galleria. In questo modo, il complesso dei beni artistico-culturali dell’Osservatorio viene messo a disposizione degli utenti in un modo del tutto nuovo e con un ulteriore livello di approfondimento.

Il progetto è stato promosso dall'Associazione Amici dell'Osservatorio della Pro Civitate Christiana e dalla Pro Civitate Christiana, ed ha ricevuto il sostegno della Fondazione Perugia, attraverso il bando "Richieste libere" con codice 20351 (2021.0283) - Arte, attività e beni culturali.

Con il progetto JANUS sono stati trasferiti in cloud tutti gli archivi digitali, è stata realizzata un'interfaccia di consultazione comune a tutti gli archivi, il presente sito web e quello dell'Associazione promotrice del progetto.