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Il Museo "Osservatorio Cristiano"

Le origini

L’Osservatorio della Pro Civitate Christiana è un centro multimediale di documentazione e di studio sulla figura e sull'opera di Gesù Cristo.

Il processo di formazione ha inizio negli anni Quaranta del Novecento con il primo nucleo della raccolta formato dall’archivio iconografico. Il progetto nasce dalla volontà di don Giovanni Rossi di creare un luogo, da identificarsi originariamente con una Galleria d’arte, che non fosse una mera raccolta di opere, ma uno strumento di evangelizzazione capace di testimoniare il modo in cui la contemporaneità interpreta la figura di Cristo, nello specifico del Cristo Lavoratore.

I primi lavori

partecipanti e vincitori della mostra d'arte del 1954
partecipanti e vincitori della mostra d'arte del 1954

Le prime commissioni artistiche risalgono al III Corso di studi cristiani del 1942 ma, a causa degli avvenimenti bellici, i primi pezzi che entrarono a far parte concretamente della collezione furono opere donate da alcuni Volontari dell’originaria Associazione (ad esempio i disegni di Alfredo Biagini e la scultura della Cittadella di Ettore Mazzini).
La prima mostra d’arte contemporanea venne allestita nel 1949, a cura di Dandolo Bellini, collocata nel ridotto del teatro Metastasio di Assisi.

A partire dagli anni Cinquanta, don Giovanni Rossi pone come obiettivo dell’Osservatorio il coinvolgimento degli artisti sia tramite la commissione di opere a carattere cristologico, sia attraverso l’allestimento di “mostre personali” d’arte cristiana. Fu così che, a partire dal 1951, le prime opere a tema “Cristo Lavoratore” entrarono a far parte della collezione della Galleria, in concomitanza con il continuo avvicendarsi di mostre personali e rassegne d’arte i cui partecipanti, esortati da don Giovanni, diventavano potenziali mecenati della Galleria e contribuivano all’incremento della raccolta.

Sviluppo

4 ottobre 1960 - Inaugurazione del nuovo palazzo dell'Osservatorio
4 ottobre 1960 - Inaugurazione del nuovo palazzo dell'Osservatorio

La crescita della raccolta di opere rese impellente la necessità di provvedere ad una loro più stabile e decorosa collocazione: tra il 1958 e il 1960 venne realizzato, su progetto di Pina Ciampani, il complesso della Cittadella della Pro Civitate Christiana di Assisi, per accogliere i nuovi spazi culturali della Galleria d'arte, della Fonoteca, della Biblioteca e della Raccolta iconografica.

Negli anni Cinquanta William Congdon, pittore americano, entra in contatto con la Cittadella di Assisi e stringe una duratura amicizia con don Giovanni Rossi, fino ad arrivare al battesimo nel 1959.

Assai importante è per la Galleria l'acquisizione, nel 1961, della serie completa delle 58 planches originali (serie n. 329) del Miserere di Georges Rouault.

Nel 1966 entrano, tra le altre, opere di Ciminaghi, Longaretti, Gemignani, Spatari e Villalta.

Riassetto

Nel 1966 la Galleria passa di mano. Vengono meno, anche per ragioni economiche, alcune importanti iniziative. Il periodo maggiore delle acquisizioni di opere d'arte (legato al mecenatismo) dopo i primi anni Sessanta si può dire concluso. Nel 1966 Pia Bruzzichelli lascia la direzione dell'Osservatorio. La Galleria d'ora innanzi è più autonoma e vi saranno in seguito nuove acquisizioni, ma in numero minore. Ciò non solo per il venir meno delle commissioni, ma anche il numero eccezionale delle opere già entrate, e la mancanza di ulteriori spazi espositivi, ne frena l’ingresso.

Concorso delle Accademie Italiane - 1961 - giovani partecipanti all'Opera negli spazi dell'Osservatorio
Concorso delle Accademie Italiane - 1961 - giovani partecipanti all'Opera negli spazi dell'Osservatorio

Dopo il 1969 continua la tradizione delle mostre itineranti, la principale delle quali è del Miserere di Rouault in 'edizione didattica'. Fatte in assenza, più che in carenza di finanziamenti, alcune nuove iniziative della Galleria, che non sono acquisizione di opere, si sono rivelate di grande interesse. Riguardano fin dagli anni Sessanta l'arte applicata alla terapia, all'educazione e alla catechesi. Su questo terreno di ricerca la Galleria si è impegnata anche domandando e offrendo collaborazione sul territorio umbro. Nomi importanti negli anni Settanta sono Giacomo Santucci, Luciano Mazzetti, Carlo Brutti.

Attività espressive con ragazzi in Cittadella hanno luogo sin dai primi anni Sessanta.
La raccolta di migliaia di disegni, in buona parte di contenuto religioso e cristiano, ha permesso la formazione del primo nucleo di una specifica raccolta, presso la Galleria. Studi su questo materiale sono stati pubblicati su "Rocca". Dal 1980, in seguito a un progetto di messa a disposizione della Galleria per attività scuola-museo-territorio con bambini e docenti della Scuola Elementare - presentato da Anna Nabot, responsabile della Galleria, al Provveditorato agli Studi di Perugia -, inizia una serie articolata di esperienze, anche confrontate con altre sezioni didattiche di musei italiani, in particolare con quella degli Uffizi.

Rinascita

Giovani artisti all'opera sul terrazzino di ingresso
Giovani artisti all'opera sul terrazzino di ingresso

Un terremoto investi Assisi nel settembre 1997 e ne fu scosso fra l'altro il palazzo dell’Osservatorio. La Galleria dovette essere completamente sgombrata. Si provvide al riassetto del palazzo e in seguito (anni 2000-2005) anche al riallestimento della Galleria e del magazzino opere. Dell'ultimo periodo si devono segnalare novità importanti come la creazione dell’Associazione Amici dell’Osservatorio, l'organizzazione di visite non solo alle opere della Galleria ma agli spazi esterni e alle opere in essi esposte, l’allestimento di interessanti mostre nello spazio appositamente creato per questo al piano terra dell’Osservatorio e l'inserimento della Galleria nel sistema museale generale, ecclesiastico e dell’Umbria. Nel riallestimento furono impegnate persone di grande professionalità come Gian Piero Siemek, Paolo Rusconi e Aminta Marchetti.