Titolo
Gesù divino lavoratore
Soggetto
Gesù divino lavoratore
Autore
Mattioli, Carlo (1911/1994)
-
documentazione
Tipo oggetto
dipinto
Date
terzo quarto sec. XX
1957
data
Serie
Materiali
olio su tela
Misure (cm./gr.)
Altezza:
37.5 Larghezza:
46.4
Olio su tela, 37,5 x 46,4 cm. Acquisto, 1957. Inv. n. 0189300
Si tratta del bozzetto del dipinto commissionato a Carlo Mattioli da don Giovanni Rossi per la Mostra d’arte del Corso di studi cristiani del 1957. La tela fu consegnata ad Assisi in giugno e approvata immediatamente per l’esecuzione del lavoro finale, che a quella data era comunque già in avanzato svolgimento. Nonostante la somiglianza fra l’opera finita e questa preparatoria, Mattioli compì significativi cambiamenti sia nel taglio dell’immagine, che nel bozzetto risulta più ravvicinato, sia nel carattere degli elementi raffigurati. La figura del Cristo nel bozzetto risulta più moderna, meno bloccata nella ieraticità dei volumi della statuaria romanica padana, come invece avviene nella successiva rielaborazione. Il gioco delle luci, con lo sfondo scuro, caravaggesco, che lascia emergere in chiaro il volto di Gesù, accentua l’umanità spigolosa del tipo raffigurato, debitore all’espressionismo tedesco e, attraverso esso mediata, alla grafica nordica; quest’ultima è richiamata anche dal tratto netto e spesso dei contorni neri che racchiudono i colori, sapientemente abbassati. La materia pittorica, raschiata, rimanda all’ambito informale e, anche per la tragicità del segno in relazione ai contenuti, ricorda molto Jean Fautrier (una vicinanza che si accentuerà nelle opere dei decenni successivi). La disposizione degli oggetti di lavoro di Gesù è nella prova, d’altra parte, meno tesa a comunicare un significato simbolico e più rispondente al caotico disporsi di utensili su un vero piano di lavoro in falegnameria, contribuendo a restituire un’immagine umanissima e raccolta di umano operare. [S.V.]
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