Titolo
                    
                    Vetrate
                
                    Soggetto
                    
                    Vetrate
                
                    Autore
                    
                                                                                                                            Monti, Rolando (1906/1991)
                                        
                                            -
                        firma
                                                                -
                        disegnatore
                                    
                    Tipo oggetto
                    
                    Vetrate
                                            ,
                        centinata
                                                                ,
                        ciclo
                                    
                    Date
                    
                    terzo quarto sec. XX
                                                                            
                    Serie
                    
                    
                
                    Materiali
                    
                    
                
                    Misure (cm./gr.)
                    
                                                                                                                                        
Vetro policromo dipinto a smalto; 170 x 58 cm (Annunciazione, Natività), 175 x 60 cm (Chiamata degli apostoli), 130 x 60 cm (Fractio panis), 175 x 60 cm (Conversione di san Paolo). Dono, 1956. Inv. nn. 0176101-105 (Cappella).
Realizzate nel 1956, nello stesso anno vennero poste a decorazione della chiesina della Pro Civitate. Una di esse venne donata direttamente dall’artista, le altre da Olga Cicogna, moglie dell’industriale Furio Cicogna, alla cui munificenza si deve anche la costruzione della chiesa, avviata nel 1953. Il senso della luce e una spiccata sensibilità cromatica sono elementi caratteristici del percorso artistico di Rolando Monti, maturati sin dagli anni Trenta quando, in linea con gli assunti del tonalismo, intraprese una personale ricerca soprattutto orientata alla funzione costruttiva del colore. Questa propensione caratterizzò tutta la sua produzione, sia quella di impronta più strettamente figurativa che quella frutto delle ricerche che, dagli anni Cinquanta, lo condussero verso soluzioni di matrice marcatamente neocubista, apprezzabili nella resa più geometrizzante dei contorni e nella tendenza all’appiattimento delle immagini. Furono forse proprio questi esiti a rendergli più confacente la sperimentazione nell’ideazione di complessi di vetrate artistiche, spesso condotta in collaborazione con la vetreria Giuliani di Roma, cui cominciò a dedicarsi proprio dalla metà degli anni Cinquanta. È infatti del 1955 il primo documentato lavoro per la basilica di Santa Prassede a Roma, cui fecero seguito, dopo Assisi, quello per la chiesa di Santa Maria della Mercede di Roma nel 1958 e, successivamente, quelli per i Santi Giorgio e Caterina dei Genovesi a Cagliari (1961-62), per la basilica dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo (1961), per quella di San Giovanni Bosco a Roma (1964) e, infine, per il Centro Traumatologico Ortopedico di Torino (1965). Fonti e bibliografia: Bruzzichelli 1956c, p. 13; Catalogo Galleria 1964, nn. 354- 358. [V.C.]
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