Titolo
Gesù pescatore
Soggetto
Gesù pescatore
Autore
Rizzo, Pippo (1898/1964)
-
firma
Tipo oggetto
dipinto
Date
terzo quarto sec. XX
1959
documentazione
Serie
Materiali
olio su tela
Misure (cm./gr.)
Altezza:
100 Larghezza:
175
Olio su tela, 100 x 175 cm. Firmato in basso a sinistra “RIZZO”. Acquisto, 1959. Esposizioni: Mostra d’arte sacra del XVII Corso di studi cristiani, Assisi 1959. Inv. n. 0160200
Nel febbraio 1959 Pippo Rizzo accettò la commissione, da parte di don Giovanni Rossi, per l’esecuzione di un dipinto sul tema del Cristo lavoratore. Nell’aprile dello stesso anno inviò per l’approvazione il bozzetto (di 1/3 più piccolo di quanto sarebbe stato il quadro finito; cfr. R861) alla Cittadella, sollecitando il mese dopo una risposta per iniziare a lavorare sulla versione definitiva del dipinto. Già nel 1958 il pittore aveva realizzato un’opera destinata alle collezioni dell’istituzione: un bozzetto per una Natività cui, a riprova dei profondi legami personali con l’Associazione, aveva aggiunto un’acquaforte di paesaggio per la direttrice dell’Osservatorio Cristiano, Pia Bruzzichelli. Nell’affrontare la tematica del Gesù divino lavoratore, la scelta di Rizzo si orientò verso una più tradizionale interpretazione dell’iconografia, trattando la rappresentazione del lavoro, in questo caso la pesca, sulla scorta delle immagini bibliche legate alla figura di Simon Pietro (Luca 5,1-11). L’artista nella corrispondenza scrisse: “Il mio concetto è stato quello di fare un lavoro in cui la figura del Cristo lavoratore trionfi anche pittoricamente in un’atmosfera poetica”. Ed è proprio il senso di solennità a emergere nella pacata atmosfera del dipinto, insieme alla percezione di una dimensione temporale sospesa, accentuata dalle caratteristiche del paesaggio e dai colori impiegati, pur nella semplicità di un realismo quotidianamente descrittivo nei gesti dei personaggi. La stilizzazione estrema delle forme e l’uso di tonalità piatte fanno parte del linguaggio tipico della pittura di Rizzo negli anni Cinquanta e concorrono a dare una sensazione di voluta ingenuità, spesso arcaicizzante ma efficacemente comunicativa, soprattutto nel caso della sua vasta produzione religiosa. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Rizzo Pippo; Fallani 1959, p. 30; Catalogo Galleria 1964, tav. XXVIII, n. 451. [S.V.]
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