Olio su tela, 106,5 x 85 cm. Firmato in basso a destra “A. Ziveri”. Acquisto, 1955. Inv. n. 0155200
La commissione dell’opera ad Alberto Ziveri fu comunicata da don Giovanni Rossi con una lettera dei primissimi giorni di novembre del 1954, nella quale vennero puntualizzate le consuete modalità di pagamento e di consegna dell’opera. Il mese successivo Ziveri accettò la commissione, ma con perplessità sui tempi di consegna, a causa di impegni pregressi, e soprattutto per il “tema molto arduo, ma non impossibile” da dipingere. Nell’aprile dell’anno seguente don Rossi si informò sull’eventuale consegna il successivo mese di agosto e da altre missive spedite dal pittore si apprende che l’opera era conclusa già nel luglio, pur necessitando di pochi ritocchi. Secondo l’artista le ultime pennellate dovevano essere apportate dopo una pacata riflessione. Bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Ziveri Alberto; Catalogo Galleria 1964, tav. XLVIII, n. 554. [M.B.]
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