Un Gesù “Fabbro” che emerge, nelle sue vesti candide, dallo sfondo circostante della fucina, esaltato da una tecnica pittorica innegabilmente materica
Tecnica mista su tela, 100 x 75 cm. Firmato in basso a destra “Biggi”. Acquisto, 1959. Esposizioni: Mostra d’arte Gesù divino lavoratore, Assisi 1959. Inv. n. 0150500 (Galleria).
L’opera presenta delle singolari scelte iconografiche e formali. L’autore non ha rappresentato il “figlio del carpentiere”, bensì ha immaginato un Gesù fabbro davanti al braciere della sua fucina. Il divino lavoratore sembra quasi una presenza fantasmatica, vestito con una tunica di un bianco abbagliante resa attraverso una piatta campitura cromatica. L’attenzione all’elemento del colore è notevole anche nei toni accesi del blu e del rosso, che emergono con icastica forza espressiva tra quelli terrosi e i grigi dello sfondo. Il dipinto fa parte del ciclo delle tele sabbiate che Biggi realizzò tra il 1958 e il 1959. Interessato alle continue sperimentazioni materiche, l’artista cominciò ad includere nella stesura pittorica sabbie e polveri volte a creare grumi, ruvidezze, scabrosità che si traducono in valori luministico-chiaroscurali. Su queste superfici dense e spesse Biggi rappresentò, spesso incidendo anche qualche segno graffiato, immagini ancora legate alla realtà contingente, che sottopose tuttavia a una marcata semplificazione tendente a non lasciare spazio alla descrizione naturalistica dei soggetti. Come è nel caso del Gesù divino lavoratore, il cui corpo è sommariamente descritto e il volto non mostra una precisa fisionomia ma è soltanto una giustapposizione di macchie di colore. Del resto, sul finire degli anni Cinquanta Biggi abbandonò la figurazione, esigenza che aveva iniziato a maturare già nel 1957, e approdò alle ricerche informali: inizialmente indirizzandosi al polimaterismo con l’inclusione sulle tele di sabbie, stoffe e altri materiali eterocliti, per poi virare verso il dato segnico con la serie delle Lettere (1960), contraddistinta dalla fitta trama scritturale. Fonti e bibliografia: Fallani 1959, p. 30; Catalogo Galleria 1964, tav. IV, n. 66; Tonelli 1999, p. 156. [F.S.]
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