Titolo
Gesù divino lavoratore
Soggetto
Gesù divino lavoratore
Autore
Ciminaghi, Virginio (1911/2001)
-
firma
Tipo oggetto
rilievo
Date
terzo quarto sec. XX
1959
documentazione
Serie
Materiali
bronzo a fusione
Misure (cm./gr.)
Altezza:
119 Larghezza:
67.5 Profondità:
7
Bronzo patinato, 119 x 67,5 x 7 cm. Acquisto, 1959. Esposizioni: Mostra d’arte Gesù divino lavoratore, Assisi 1959. Inv. n. 0142600 (Galleria).
A Virginio Ciminaghi venne richiesto di realizzare il Gesù divino lavoratore da don Giovanni Rossi nel 1959, per la presentazione alla mostra d’arte sacra del Corso di studi di quell’anno. L’artista mandò ad Assisi il bozzetto in gesso in aprile, un mese dopo il conferimento dell’incarico, procedendo quindi, a seguito dell’approvazione dello stesso, alla traduzione in bronzo dell’opera, che risultò pronta in agosto. Nel lavoro, un bassorilievo in bronzo patinato, Ciminaghi adottò una particolare soluzione compositiva, fatta rilevare anche nella corrispondenza con la Pro Civitate Christiana. Sulla lastra, stretta e verticale, la figura del Cristo, dalle proporzioni allungate, accentuate dalla curvatura impressa alle spalle e alla testa secondo un modulo espressivo largamente utilizzato dallo scultore, è stata isolata in uno spazio spoglio dal quale emergono solo delle assi di legno. La sensazione di solitudine data dall’atteggiamento di Gesù, colto in un momento di sofferto riposo, a braccia conserte e con uno sguardo dolorosamente meditativo, trova riscontro nella particolare lavorazione a patina del bronzo che lascia la superficie scabra, riducendo al minimo la riflettanza del materiale. L’effetto è quello di un metallo consumato dal tempo, quasi legnoso, pronto a sfaldarsi, che carica di ulteriore intensità emotiva la drammatica immagine di Cristo. D’altronde l’artista, uscito dalla classe di Francesco Messina a Brera, affinò proprio in questi anni il proprio linguaggio artistico, particolarmente nell’ambito dell’arte sacra, unendo all’espressione dolorosa della ricerca umana nei confronti del divino, l’originalità del trattamento dei materiali e una raffinatezza formale non scevra di concessioni al primitivismo. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Ciminaghi Virginio, lettera del 17 aprile 1959; Fallani 1959, p. 30; Budigna - Pirovano 1964, p. 54; Catalogo Galleria 1964, tav. XI, n. 110. [S.V.]
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