Titolo
Gesù divino lavoratore
Soggetto
Gesù divino lavoratore
Autore
Consadori, Silvio (1909/1994)
-
firma
Tipo oggetto
dipinto
Date
terzo quarto sec. XX
(?) 1951 - (?) 1951
data
Serie
Materiali
olio su tela
Misure (cm./gr.)
Altezza:
260 Larghezza:
155.5
Olio su tela, 260 x 155,5 cm. Firmato in basso a destra “CONSADORI”. Acquisto, 1951. Esposizioni: Mostra d’arte Gesù divino lavoratore, Assisi 1952; Mostra d’arte Gesù divino lavoratore, Assisi 1953; Mostra d’arte Gesù divino lavoratore, Assisi 1954. Inv. n. 0138300
Silvio Consadori ricevette la commissione ufficiale per l’esecuzione del suo Gesù divino lavoratore nel novembre 1951. In un primo momento, pensò di sviluppare l’idea attraverso il soggetto di un Cristo pescatore, iconografia che gli sembrava di grande novità; ma don Giovanni Rossi, dopo essersi consultato anche con monsignor Giovanni Fallani a Roma, lo dissuase, in quanto la rappresentazione del lavoro sarebbe risultata mistica e non storica. Consadori optò allora per una raffigurazione altrettanto simbolica della figura di Gesù – come porta del Paradiso – ma più tradizionale, dato che il Cristo “in grandezza naturale, si staglia maestoso e solenne, pur nell’atteggiamento naturale di un falegname che stia mettendo in opera una porta” (lettera del 12 gennaio 1952). Una scelta che piacque particolarmente a Dandolo Bellini, cui il bozzetto in grande fu mostrato prima di essere riportato sulla tela definitiva. Anche don Rossi apprezzò il dipinto al quale diede immediata risonanza attraverso la pubblicazione su “Il Regno” (maggio-agosto 1952). Le scelte iconografiche poste in atto da Consadori d’altronde si sposavano con i modi stilistici da lui impiegati, così il limpido paesaggio campestre alle spalle di Gesù, inquadrato dall’architettura appena accennata dell’incavo della porta, proprio per l’estrema sobrietà nell’impiego del colore, quasi diluito sulla tela, sembra far risaltare la figura umana, plasticamente definita e monumentale. Alla solidità del disegno viene affiancata la leggerezza lirica del cromatismo acceso solo da alcuni rossi e bruni, caratteri che fanno riflettere anche sulla lunga pratica e consuetudine dell’artista con la tecnica dell’affresco, soprattutto per soggetti di carattere religioso. Il cartone del Gesù divino lavoratore di Assisi è conservato a Milano presso la Galleria d’arte sacra dei contemporanei di Villa Clerici. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Consadori Silvio, lettera del 12 gennaio 1952; Gesù divino lavoratore 1952, pp. 70-71; Dal Mare 1952, p. 11; Nicodemi 1952, pp. 11-12; Catalogo Galleria 1964, tav. XXV, n. 119. [S.V.]
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