Gesù divino lavoratore

Olio su tela, 150 x 99,5 cm. Firmato e datato in basso a sinistra “D. Lotti 54”. Acquisto, 1954. Esposizioni: Mostra d’arte Gesù divino lavoratore, Assisi 1954. Inv. n. 0138200 (Galleria)

Dilvo Lotti presentò il suo Gesù divino lavoratore al concorso organizzato nel 1954 dalla Pro Civitate Christiana; l’occasione nasceva come iniziativa particolare di quell’anno, nell’intento di affiancare alla consueta mostra di opere eseguite su invito, un’esposizione rivolta soprattutto ai giovani delle accademie. L’opera di Dilvo Lotti si aggiudicò il primo premio del concorso, di 300.000 lire, e venne acquisita dalla Pro Civitate Christiana per la Galleria d’arte della Cittadella. In realtà Lotti aveva iniziato a meditare sul soggetto del Cristo lavoratore ben prima di questa occasione, alla fine del 1953, come risulta dalla corrispondenza con la Pro Civitate Christiana, sperando in una commissione ufficiale che non arrivò. Gli venne invece consigliato di presentarsi al concorso del 1954, al quale partecipò con la tela in questione, un’opera di grandi dimensioni e vaste ambizioni, che don Giovanni Rossi caldamente raccomandò per il giudizio finale. L’opera si connota per un assetto compositivo rigoroso, costruito su una rigida prospettiva lineare che porta l’occhio in profondità attraverso l’apertura della finestra che affaccia su un dolcissimo paesaggio toscano: forse, insieme alla natura morta di frutta e bottiglie sulla mensola, l’invenzione più riuscita del dipinto. Molto rigide e delineate da un disegno marcato, che ne accentua il carattere spigoloso, sono le figure, intente alla costruzione di una ruota che diviene il fulcro dell’immagine. Il colore è crudo, giocato su contrasti cromatici di verde e rosso e blu e arancione, che bilanciano ulteriormente la rigorosa composizione. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Lotti Dilvo; Petrucci 1954, p. 19; Catalogo Galleria 1964, tav. XXXVI, n. 260. [S.V.]