Titolo
Gesù divino lavoratore
Soggetto
Gesù divino lavoratore
Autore
Notte, Emilio (1891/1982)
-
firma
Tipo oggetto
dipinto
Date
terzo quarto sec. XX
1950 - 1974
documentazione
Serie
Materiali
olio su compensato
Misure (cm./gr.)
Altezza:
74.5 Larghezza:
64.5
Olio su compensato, 74,5 x 64,5 cm. Firmato in alto a sinistra “E. Notte”. Acquisto, 1959. Esposizioni: Mostra d’arte sacra del XVII Corso di Studi Cristiani, Assisi 1959. Inv. n. 0160100
Emilio Notte realizzò il bozzetto Gesù divino lavoratore in uno strettissimo arco di tempo dal momento in cui gli fu commissionato da don Giovanni Rossi. L’accettazione dell’incarico avvenne con la missiva del 5 marzo 1959, e già il 24 dello stesso mese l’opera risultava esser stata spedita (come testimonia la ricevuta dei colli celeri). Il 28 marzo la direttrice dell’Osservatorio Cristiano, Pia Bruzzichelli, confermò l’arrivo del dipinto e delle foto a corredo, in tempo per l’organizzazione del concorso di quell’anno, anche se poi l’opera non fu nemmeno nominata come nuova acquisizione nel catalogo delle personali di Fazzini e Tomea del 1959. Attirò invece l’attenzione del direttore della Cassa di Risparmio di Verona, che richiese la mediazione della Pro Civitate Christiana per commissionare a Notte un dipinto di medie dimensioni, partendo da quel bozzetto, per un compenso di 250.000 lire. Il pittore, che nel 1953 aveva già affrontato il tema del lavoro in chiave religiosa dipingendo il San Giuseppe operaio per la basilica di San Giovanni Bosco a Roma, nel Gesù divino lavoratore mostra di abbandonare l’abituale cromatismo dai toni abbassati per ricorrere ad un colore sontuoso che si innesta su sintesi formali di matrice cézanniana, sempre presenti nella sua produzione nonostante la scelta di continuo rinnovamento linguistico. Nel bozzetto emerge un’altra caratteristica comune ai lavori di Notte: la capacità di restituire la realtà in termini di racconto. La sua pittura, infatti, può essere definita popolare per vocazione, nell’attenzione rivolta al lavoro nella sua componente più proletaria, e agli umili, anche se questi vengono indagati attraverso matrici colte che ricollegano i modi del dipingere di Notte alle principali correnti artistiche europee. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Notte Emilio, lettere del 5 e 28 marzo 1959; Catalogo Galleria 1964, n. 367. [S.V.]
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