Gesù divino lavoratore

Bronzo, 27,5 x 27,5 cm. Firmato e datato in basso a destra “R. Vio 1954”. Acquisto, 1954. Esposizioni: Mostra Internazionale d’Arte Sacra, Salisburgo 1958. Inv. n. 0141200 (Galleria).

I lunghi e proficui rapporti tra don Giovanni Rossi e Romano Vio iniziarono già nel 1952, grazie alla comune conoscenza dell’artista Venanzo Crocetti (v. schede nn. 57-63). La lettera d’incarico per realizzare una scultura sul tema del Gesù divino lavoratore venne inviata a Romano Vio nei primissimi giorni del novembre 1954 con conseguente pronta accettazione. Nello stesso mese lo scultore ricevette da don Rossi l’incarico di realizzare anche quattro candelieri e una croce in bronzo per l’altare dello Spirito Santo nella Cappella della Cittadella. Quest’ultima commissione, assai importante per la carriera dell’artista, venne affrontata contemporaneamente all’esecuzione del bassorilievo. I candelieri, ornati dalle figure degli Apostoli, e la croce subirono ritardi nella fusione a causa della particolare delicatezza e raffinatezza del modellato e furono eseguiti, infine, insieme a una colomba dello Spirito Santo, anch’essa in bronzo dorato (originariamente doveva essere realizzata in marmo bianco da Enrico Castelli), sempre per lo stesso ambiente Queste opere, ora conservate presso la Cittadella (cfr. R984-R989), furono in parte sostituite dall’arredo d’altare realizzato da Ettore Paganini (v. scheda relativa all'opera Inv. n. 0195800). Il piccolo bassorilievo con il Gesù intento nel lavoro risulta una variante sul tema successivamente ripreso dallo scultore in altre circostanze, sempre su commissione di don Rossi. L’opera, anche per le piccole dimensioni, venne scelta per essere inviata alla Mostra di Salisburgo del 1958. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Vio Romano; Catalogo Galleria 1964, tav. L, n. 536 o 537. [M.B.]