Olio su tela, 100 x 125 cm. Firmato e datato in basso a sinistra “Sobrero 1958”. Acquisto, 1958. Inv. n. 0139500
I rapporti tra Emilio Sobrero e don Giovanni Rossi sono documentati sin dal 1950, come testimonia un testo datato a quell’anno in cui l’artista spiega come sentisse la presenza del Cristo nella sua pittura (pubblicato in “La Rocca”, gennaio 1950). In seguito, nell’agosto del 1954, partecipò all’incontro annuale presso la Cittadella e nel settembre successivo inviò a don Rossi, in segno di gratitudine per l’invito ricevuto, tre disegni relativi alla grande Deposizione (3 x 4 metri) del 1941, esposta alla Biennale di Venezia dell’anno successivo e destinata alla cappella della Stazione Termini di Roma, dove non venne mai collocata (l’opera si trova ora nella nuova chiesa di San Pietro Apostolo a Pescara) e il bozzetto per la stessa fu acquistato nel 1950 dalla Banca Nazionale del Lavoro, dopo essere stato presentato alla Esposizione Internazionale d’Arte Sacra di Roma. Solamente nel marzo del 1958, don Rossi commissionò a Sobrero un’opera sul tema del Gesù divino lavoratore alle consuete condizioni; il bozzetto a pastello su carta, ora nelle collezioni della Galleria, era già pronto per l’aprile successivo (cfr. R913). Annunciando in una lettera la spedizione del bozzetto alla direttrice dell’Osservatorio Pia Bruzzichelli, l’artista specificò che vi aveva proposto “la rappresentazione non simbolica, ma semplicemente umana di Gesù operaio, collocato in un naturale sereno ambiente, in un paesaggio modernamente sentito”, dove si percepisce “la tradizione non in contrasto, ma in accordo con questo moderno”. L’opera finale fu recapitata ad Assisi e Sobrero partecipò all’annuale incontro di agosto di quell’anno. Nel 1959, per la grande considerazione in cui era tenuto il suo lavoro, gli venne richiesto un altro bozzetto per un’opera sullo stesso tema. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Sobrero Emilio, lettera del 14 aprile 1958; Catalogo Galleria 1964, n. 483 o 484. [M.B.]
La consultazione di informazioni catalografiche e critiche riguardanti le opere dell'Osservatorio è riservata agli utenti registrati.
La registrazione al sito è libera, per farne richiesta cliccare qui.
Se sei già registrato, clicca sul pulsante Accedi.
