Titolo
La tempesta sedata
Soggetto
La tempesta sedata
Autore
Dottori, Gerardo (1886/1977)
-
firma
Tipo oggetto
dipinto
Date
terzo quarto sec. XX
1957
data
Serie
Materiali
olio su tavola
Misure (cm./gr.)
Altezza:
107 Larghezza:
125.5
Tempera e olio su tavola, 107 x 125,5 cm. Firmata e datata in basso a destra “Dottori / 57”. Dono, 1957. Esposizioni: Mostra degli artisti umbri, Assisi 1957; Profezia di Bellezza. Arte Sacra tra Memoria e Progetto, Roma 1996. Inv. n. 0139000 (Galleria).
Già interpellato tra il 1952 e il 1953 dal comitato per l’arte della Cittadella di Assisi per implementare l’archivio iconografico dell’istituzione, nel 1957 Dottori venne inviato a partecipare al XV Corso di studi cristiani, cui fece seguito, tra il 25 e il 31 agosto, la consueta “Mostra degli artisti umbri”. Oltre a questa tela, acquistata da un benefattore e donata alla costituenda Galleria della Cittadella, l’artista realizzò per l’occasione anche Gesù pastore e Gesù istituisce l’Eucarestia, entrambi oggi di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Dalla corrispondenza intercorsa tra l’artista e la direttrice della Galleria Pia Bruzzichelli si evince la soggezione dell’artista nell’avvicinarsi artisticamente alla figura di Cristo-Dio. Dottori affermò di aver lavorato “con impegno e con fede; ma il risultato, come sempre, è molto al di sotto delle mie aspirazioni. Ad ogni modo sono contento di aver tentato” (lettera del 10 agosto 1957). Pochi giorni dopo la chiusura della mostra, l’artista chiese conferma dell’avvenuta vendita dell’opera: “Se ciò è esatto ne sono contento anche perché da trent’anni che dipingo quadri religiosi (Il Crocefisso è del ’28), è questo il secondo che vendo. E con tutto ciò ho seguitato a dipingere tele di arte sacra e ne dipingerò ancora perché l’argomento religioso mi attrae per il suo mistero e perché mi permette, più d’ogni altro, di astrarre dalla realtà terra terra” (lettera del 3 settembre 1957). Dottori si accostò ai temi sacri dalla metà degli anni Venti e già nel Manifesto dell’arte sacra futurista del 1931 gli venne riconosciuto, nell’ambito del movimento, il ruolo di vero innovatore della produzione di arte religiosa che, sempre nei termini di un solidificato lessico futurista, continuò a riproporre fino a tutti gli anni Sessanta. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Dottori Gerardo, lettere del 10 agosto e 3 settembre 1957; Bruzzichelli 1957, p. 17; Catalogo Galleria 1964, tav. LXXI, n. 167; Profezia di bellezza 1996, p. 142; Gerardo Dottori 2006, vol. I, p. 270, tav. 159, vol. II, p. 567, n. 564; Pesola 2006, pp. 252-253. [V.C.]
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