Titolo
Resurrezione di Lazzaro
Soggetto
Resurrezione di Lazzaro
Autore
Paganini, Carlo (1917/1993)
-
firma
Tipo oggetto
scultura
Date
terzo quarto sec. XX
1950 - 1974
analisi stilistica
Serie
Materiali
bronzo a fusione/ patinato
Misure (cm./gr.)
Altezza:
85 Larghezza:
64 Profondità:
16
Bronzo patinato, 85 x 64 x 16 cm. Firmato in basso a destra “Paganini”. Dono, 1955 circa. Inv. n. 0134800 (Galleria).
Carlo Paganini partecipò al Corso di studi cristiani indetto dalla Pro Civitate Christiana nell’agosto del 1955 e nella stessa occasione espose presso la Cittadella alcune sue opere. Da una lettera del settembre dello stesso anno, spedita da don Giovanni Rossi per ringraziare l’artista, si apprende che erano state donate alcune opere tra le quali, molto probabilmente, la Resurrezione di Lazzaro. Presso la Galleria rimangono, infatti, altre opere dell’artista, come una testa di bambino in cera (citata anche come Testina d’angelo, cfr. R672), il bassorilievo bronzeo con il Gesù divino lavoratore (v. scheda relativa all'opera Inv. n. 0002100) con i relativi bozzetti e un disegno a china, raffigurante una Crocifissione. Quest’ultimo, però, dovrebbe essere stato donato solamente nel 1956, dato che don Rossi inviò un’ulteriore missiva all’artista per ringraziarlo dopo aver ricevuto gli auguri insieme a un “bel disegno”. La Resurrezione di Lazzaro, giocata sulla semplicità delle forme, ben si accorda con l’idea di pacatezza e serenità da esprimere, secondo il pensiero manifestato da don Rossi in numerose lettere, nella rappresentazione della vita di Gesù. I buoni rapporti con la Pro Civitate Christiana e la qualità dei suoi lavori procurarono all’artista la partecipazione alla Mostra Internazionale d’Arte Sacra di Salisburgo del 1958, come si apprende da alcune missive scambiate da Paganini con la direttrice dell’Osservatorio Pia Bruzzichelli. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Paganini Carlo, lettera del 7 settembre 1955; Catalogo Galleria 1964, tav. CIII, n. 382. [M.B.]
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