Gesù divino lavoratore

Olio su tela, 150 x 70 cm. Firmato in basso a sinistra “D’Aloisio da Vasto”. Acquisto, 1963. Inv. n. 0024200

L’interessamento di don Giovanni Rossi per l’attività di Carlo D’Aloisio da Vasto risale alla fine degli anni Cinquanta. L’artista gli era già noto grazie alla lunghissima e brillante carriera svolta nella prima metà del Novecento come saggista, illustratore di libri e di riviste oltre che, ovviamente, per essere stato sin dal 1935 direttore della Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma. Stando alla scarna corrispondenza riguardante D’Aloisio conservata presso l’Archivio della Pro Civitate Christiana, l’opera, non datata, risulta realizzata già nel luglio del 1963 e menzionata dallo stesso artista con il titolo Luce di Gesù lavoratore, forse con chiaro riferimento ai toni luminosi e squillanti, stesi con campiture dai contorni volutamente indefiniti. Inoltre, la stessa fu sicuramente esposta alla Mostra d’Arte per il XXI Corso di studi cristiani del 1963, anche se ciò non risulta nell’articolo de “La Rocca” pubblicato per l’occasione nell’agosto di quell’anno. Ciò si evince da altre missive scambiate tra Carlo D’Aloisio e la direttrice dell’Osservatorio Pia Bruzzichelli. A conferma della realizzazione dell’opera in quell’anno, si segnalano inoltre le lettere con cui la direttrice richiede informazioni per l’inserimento dei dati dell’artista nel catalogo della Galleria in preparazione nel settembre del 1964, dove, infine, il titolo dell’opera viene genericamente indicato come Gesù divino lavoratore. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio D’Aloisio Da Vasto Carlo, lettere del 23 luglio e 21 agosto 1963; Ivi, Archivio fotografico; Catalogo Galleria 1964, n. 161. [M.B.]