Gesù divino lavoratore

Olio su cartone, 30,8 x 40,2 cm. Firmato in basso a destra “Vanni Rossi”. Acquisto, 1961. Inv. n. 0153200 (Galleria).

L’artista aveva già proposto a don Giovanni Rossi due piccoli dipinti a olio con soggetto il Gesù divino lavoratore alla fine del 1958; in occasione del successivo incontro con gli artisti, venne scelto però per l’acquisto un lavoro differente (il Presepio; cfr. R868). Nel 1961 l’artista presentò ancora, questa volta a Pia Bruzzichelli, un nuovo dipinto sul tema del Gesù divino lavoratore, realizzato per figurare nella appena inaugurata Galleria di Arte Sacra della Cittadella, ottenendone infine l’acquisto. L’opera è un bozzetto ad olio su cartone, che raffigura, a differenza degli altri di medesimo soggetto presenti ad Assisi, un Cristo bambino, istruito nel lavoro di falegname da San Giuseppe. Vanni Rossi, che aveva fondato nel 1921 con monsignor Giuseppe Polvara la scuola d’arte sacra Beato Angelico, ed era legato a modi ancora divisionisti, si presenta nel bozzetto principalmente come pittore di affreschi (e infatti nel 1963 si candidò per dipingerne uno ad Assisi). Se le figure, per le pennellate lunghe e sfrangiate che le definiscono e per l’uso della luce, specialmente nella figura dell’angelo, rivelano la matrice lombarda divisionista che nella formazione e nell’intero arco di attività di Rossi rimase tanto importante, definendosi come una costante della sua tecnica, il colore magro e l’impianto compositivo ricercano una misura e un ordine di origine rinascimentale. Un’influenza riletta, però, in chiave di sacralità del quotidiano, dimessa, in cui si tende a una grande sobrietà e a un simbolismo presente ma non invadente nella serena rappresentazione di affetti della scena. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Giovanni Rossi, lettera del 20 dicembre 1958. [S.V.]