Ceramica smaltata e legno, 62 x 108 x 112 cm. Firmata e datata in basso “VALENTINI 1965” Acquisto, 1965. Inv. n. 0145000 (Galleria).
I rapporti dell’artista con la Pro Civitate ebbero inizio nel 1957, quando Valentini partecipò alla Mostra degli artisti umbri con le opere Agonia nell’orto, Il figlio della vedova di Naim, Il bacio di Giuda e La cattura di Gesù. Nel 1958 accettò l’invito ad interpretare la figura di Gesù divino lavoratore con due tele che poi entrarono a far parte della collezione (cfr. R961- R962). La fitta corrispondenza conservata nell’archivio dell’istituzione lascia trasparire il grande affetto che l’artista e la sua famiglia nutrirono nei confronti di don Giovanni Rossi e della Pro Civitate Christiana, tanto che lo stesso Valentini si recò più volte ad Assisi per partecipare a giornate di studi e convegni. La strage degli innocenti, realizzata nel 1965 appositamente per la Galleria, è collocata sul legno di uno scannatoio che ricorda l’atroce esperienza vissuta dall’artista nel lager tedesco di Buchenwald e da cui deriva il sentimento tragico presente in molte delle sue opere, sottolineando la bestiale violenza del re Erode rappresentato nell’atto di ghermire il bambino innocente. Fonti e bibliografia: Pro Civitate Christiana, Archivio Artisti, b. Carteggio Valentini Livio Orazio.[V.C.]
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